Ritorno a casa, dal mio amore
La storia di Marco e Simona, dopo 3 settimane lontani, il loro incontro è ricco di passione.
Questa è la storia raccontata da Marco
Varchiamo la soglia di casa di Simona a Firenze, ancora con quei sorrisi ebeti e la serenità che da qualche tempo ci mancava.
Poso valigia e tutto ciò che mi portavo dietro e vado di corsa a baciare Simona, il mio amore.
Quanto è bello baciare Simona, è bello stringerla, sentirla vicina, appoggiare le mie labbra alle sue, sentire il brivido che mi percorre anche dopo tutto questo tempo.
Lei va in bagno e io mi butto sul letto e mi rilasso, quando torna si mette sopra di me e inizia a baciarmi, ho voglia di lei, sempre di più, incomincio ad accarezzarla a baciarla sempre più appassionatamente, le prendo il sedere, mi piace stringerlo toccarlo accarezzarlo, infilo le mani anche sotto le mutandine, ma poi la sposto, dopo tutto il viaggio anche io devo andare in bagno.
Rientrato nella stanza mi trovo uno spettacolo erotico che mai avrei immaginato fosse possibile. Li stirata sul letto c’era il mio grande amore, solo con un raffinato intimo nero e un sorriso indossato per nascondere il lieve imbarazzo.
La voglia sale e l’eccitazione pure, mi metto sopra di lei, il suo corpo è bellissimo.
Mi fa alzare, e lei in ginocchio sul grande letto matrimoniale della sua stanza incomincia togliermi la maglietta, i baci ormai non si contano più, la sfioro, le tocco il seno, perfetto, morbido, eccitato ed eccitante, mi sbottona i pantaloni e io mentre la bacio sul collo assuefatto dal suo odore che da troppo tempo mi mancava.
La faccio alzare, con prepotenza e la metto spalle contro di me, questa posizione mi piace, ho il suo pieno controllo! La bacio sul collo e intanto le accarezzo i seni e il sedere.
Piano piano si abbandona e le sfilo il reggiseno, le scopro i capezzoli duri ed eccitati, è sempre più eccitata.
Continuo a baciarla sul collo e a sfiorarla in ogni parte, le stringo il seno, gioco con i capezzoli. Piano piano e con delicatezza, mi avvicino al pube, sento l’ansia e la voglia che ci percorre entrambi, quando arrivo a sfiorarle il frutto proibito, sento il ritmo del respiro cambiare, le piace è eccitata.
Anche lei comincia a farsi strada, mi tocca, mi piace, vuole girarsi, ma glielo impedisco, voglio ancora essere in possesso di lei.
Vado sotto le mutandine, è stupendo il piacere reciproco che tutto ciò provoca, le incomincio a stimolare il clitoride, a un certo punto si gira di prepotenza, vuole ricambiare il favore.
Cominciamo a toccarci insieme, io le sfilo definitivamente il reggiseno e lei mi toglie le mutandine, incomincia a masturbarmi e io vado in estasi.
Le sfilo le mutandine pure io, e ci sistemiamo nel letto. Siamo un groviglio di corpi eccitati che stanno per scambiarsi piacere amore e anime.
Continuiamo a masturbarci a vicenda mentre le bacio i capezzoli e sento il suo eccitamento, la prendo la stringo forte a me e continuo a baciarla ovunque.
La sua pelle è liscia e morbida e mi piace concentrarmi sul suo seno, lo tocco con una mano e con la bocca succhio il capezzolo.
Lei continua a giocare con me, con la sua mano delicata fa su e giù provocandomi un piacere immenso, e ogni tanto per farmi impazzire mi accarezza le palle facendomi andare in estasi.
Piano piano con la bocca comincio a baciarla dappertutto e a scendere, voglio farle provare il massimo dell’estasi.
Arrivo al pube e incomincio a baciarla intorno, prova a impedirlo, ma piano piano cede al piacere.
Con la lingua gioco con il clitoride, mentre si abbandona alle sue sensazioni, la bacio e con la mano le tocco il seno, ogni tanto succhio il clitoride, provocandole dei picchi di piacere, muovo la lingua sempre più velocemente, perché sono eccitato e lei è eccitata.
Piano piano risalgo, mi vuole baciare, e anche io.
Ci baciamo e lei ricomincia a toccarmi.
I nostri corpi si strofinano, sono caldi e vogliosi, non aspettano altro che il piacere dei sensi.
La guardo negli occhi, ed è bellissimo, ci capiamo, siamo in sintonia.
Voglio fare sesso, entro delicatamente, e sono subito nuove sensazioni per entrambi, è bello.
Mi muovo delicatamente, e ogni volta che rientro il piacere e la voglia aumenta, cerco sempre di baciarla e di accarezzarla, cambiamo leggermente posizione, le alzo le gambe, lei lo sente diverso e io pure, è molto piacevole, così riesco pure a stimolarle il clitoride e a vederla li, tutta eccitata e nuda, uno spettacolo sempre bello.
Il piacere aumenta e incominciano a sentirsi i gemiti e i versi di piacere, è un tripudio di ormoni ed eccitazioni.
Il rapporto si fa sempre più intenso il piacere pure, sempre più veloce sempre più eccitante, il respiro si fa ansimante e i versi di piacere più frequenti.
Stiamo arrivando alla conclusione, non esiste nient’altro al di fuori di noi, siamo solo un unico corpo che cerca e crea piacere.
ORGASMO, quasi in contemporanea, il respiro ansimante si trasforma in respiro affannoso e di liberazione, i gemiti di piacere si tramutano in versi soddisfatti, i nostri volti si rilassano e i nostri sguardi si incontrano complici.
Mi muovo ancora lentamente, è piacevole, ci scambiamo qualche parola dolce, è bellissima. Esco e mi sdraio accanto a lei, piacevolmente soddisfatti.
Accarezzo ancora la sua pelle morbida, e le sfioro il suo seno tondo e perfetto.
È stato bello come sempre, e come sempre sarà bello.